

Venerdì 31 gennaio 2020 dalle ore 18:30 alle 20:00
MAKE Spazio espositivo
COMUNICATO STAMPA
I Trastolons sono un collettivo poetico che si è formato a metà degli anni 90, in Friuli. La lingua scelta è, prevalentemente, il friulano. Friulano che hanno cercato di rinnovare, in particolare con l’intuizione del “friulano caraibico”.
Dall’introduzione a Tons Trastolons:
“Trastolons: poeti che scrivono in una lingua senza legge, quella della poesia e sentono, scelgono di usare una lingua senza legislatori, il friulano. La lingua dura della nostra identità nomade. Una poesia plurale che usa un friulano aperto e babelico, mixato, iperbolico, musicale.”
Un friulano che supera la chiusura della koinè o delle singole varianti, ma che ama mescolarsi, reinventarsi, fondendo assieme più varietà e più lingue. Che attinge dallo slang di strada e dalla tradizione letteraria.
Caraibico, allora, perché si arricchisce di isola in isola e perché frequentano quel mare come pirati, arrembando, fuggendo e festeggiando.
I Trastolons sono sempre stati un collettivo aperto e tanti vi hanno partecipato: poeti, musicisti, artisti figurativi, ecc.
A far parte del collettivo, fin dall’origine: Guido Carrara, Lussia di Uanis, Fabian Riz, Raffaele Lazzara, Stefano Moratto, Maurizio Mattiuzza, Paolo Cantarutti, Vera Putelli.
Negli anni, i Trastolons hanno realizzato diverse performance poetiche in luoghi non convenzionali, come greti di fiumi, cime di montagna, osterie.
Su carta, sono stati pubblicati:
Tons Trastolons, poets cence leç par une lenghe caraibiche (Mortegliano, 1998)
Tananai Trastolons (Forse Gorizia, Forse 2001)
Il 31 gennaio i Trastolons saranno formati da Guido Carrara, Lussia di Uanis, Fabian Riz e Stefano Moratto.
A cura di Massimiliano Bottazzo
info@makepalazzomanin.it
Trastolons poetas anarchics par une culture usmatiche e une lenghe caraibiche, messedade e psicoironiche
Blues di ajar Guido Carrara, Lussia di Uanis, Raffaele Lazzara, Stefano Moratto, Fabian Riz, a San Martino al Tagliamento 2013.