Comunicato stampa
Trastolons e Rive No Tocje, il 21 gennaio, poesia e musica friulana e babelica a Montereale Valcellina
I ‘Cjants di acompagnament al tierç mileni’ si presentano al Circolo ARCI “Tina Merlìn” alle ore 19.00
Rive No Tocje, il duo composto da Fabrizio Citossi e Franco Polentarutti, ha recentemente pubblicato il suo secondo album, Lis conseguenzis dal deliri con Musiche Furlane Furlane (MFF), l’etichetta discografica nata nel 1999 dall’esperienza di Radio Onde Furlane e del Premi Friûl.
La presentazione itinerante del duo arriva il 21 di gennaio all’ARCI di Montereale, con l’accompagnamento dei Trastolons che proporranno a loro volta un incontro poetico e musicale.
Un incontro di pensieri, parole, suoni, emozioni e visioni «cence leç» che si manifestano in una lingua dichiaratamente «caraibica». A vent’anni dall’inizio della loro esperienza poetica e letteraraia senza etichette e senza legge, i Trastolons continuano il loro percorso per definizione «scalembri» ed obliquo, irregolare e incostante, friulano e disobbediente, babelico e visionario.
Il gruppo poetico che ha contribuito al rinnovamento della scrittura in friulano ed ha influito altresì sugli sviluppi di quella che ancora oggi viene definita «gnove musiche furlane».
Si tratta della seconda presentazione pubblica dei Cjants di acompagnament al tierç mileni (Canti di accompagnamento al terzo millennio), una performance letteraria-musicale con Guido Carrara, Stiefin Morat, Lussia di Uanis, Fabian Riz.
I Cjants sono sette e si propongono di «trapassare frontiere di muri parole e web con il dolore sulle labbra e l’abbraccio nelle stanze dell’ascolto».
Il collettivo di poeti e musicanti, pittori e disegnatori, postini e vendemmiatori, madri e padri, anarchici surrealisti e «rastafurlans de Basse», si ritrova – come in tante altre occasioni, dalle pubblicazioni Tons Trastolons (del 1998) e Tananai (del 2001) ai vari eventi pubblici di questi anni sino alle scorribande maggioline in riva ai fiumi del Mai Trastolon – per cantare la gioia e il dolore, la passione e la disperata speranza, la bellezza dell’incrocio delle voci e delle lingue che sono come «aghe tenare sul cuel».
A vent’anni dall’inizio del viaggio dei Trastolons e «nel pantano dell’ennesimo secolo violento» ci sono anche nuove urgenze: ricordare che da Aleppo a Kabul non c’è soltanto «savalon» (sabbia) e salutare ancora una volta il trastolon Raff BB Lazzara, scomparso improvvisamente lo scorso 12 giugno.
Marco Stolfo @ Radio Onde Furlane